Durante la seconda tappa del Blog Tour Zero ecosostenibile in Italia, a cui ho preso parte insieme ad altre 3 travel blogger, ho avuto la fortuna di scoprire una realtà fuori dagli schemi a due passi da L’Aquila.
Quando si parla di viaggi, siamo spesso alla ricerca di destinazioni non solo affascinanti ma anche ricche di storie e autenticità. Montereale, una pittoresca cittadina abruzzese, emerge come un gioiello nascosto che brilla nonostante le cicatrici dei terremoti de L’Aquila nel 2009 e di Amatrice nel 2016 che hanno segnato la regione.
In questo borgo, la resilienza e la determinazione hanno preso forma tra gli agricoltori e gli allevatori rimasti. Il risultato? Un’iniziativa straordinaria chiamata “Produttori di Montereale Solidale” che in seguito, non si è limitata ai loro territori ma ha superato i confini abruzzesi, abbracciando l’intero tessuto produttivo italiano. È nato così il GPS “Gruppo produttori solidali” dove la competizione è stata sostituita dalla collaborazione, dalla condivisione di risorse e dalla solidarietà.
Uno dei principi cardine di questo gruppo è l’amore per il cibo e la valorizzazione delle materie prime. Con un chiaro messaggio contro l’uso di pesticidi e conservanti, il loro approccio alla produzione è basato sull’autenticità e sulla naturalezza. In un mondo in cui la qualità è spesso compromessa, queste comunità puntano a produrre per sé stesse prima di pensare agli altri.
Grazie a Taste Abruzzo e Welcome Aq é stato possibile entrare nelle loro case, apprezzare le loro azioni quotidiane ed ascoltare i racconti che racchiudono una ricchezza culturale straordinaria.
Una tappa imprescindibile è concedersi un pranzo in uno dei loro accoglienti agriturismi. Personalmente, abbiamo sperimentato l’ospitalità di “La casa Rosa”, che offre un menù fisso a 25€ abbracciando la freschezza e la stagionalità delle materie prime locali. Un’esperienza che va oltre il piacere del palato, è un viaggio nei sapori genuini della tradizione.
Montereale si rivela così non solo come una tappa nel percorso di viaggio, ma come un approdo nell’autenticità, nella solidarietà e nella bellezza di un’Italia che resiste e prospera.
