SAN MINIATO IN UN WEEK-END: TARTUFI, ARTE E STORIA IN TOSCANA

San Miniato è una città incantevole in Toscana, a pochi chilometri da Pisa e Firenze. La sua posizione panoramica su una collina la rende un posto davvero speciale. La città vecchia è un vero gioiello, con le sue stradine medievali, le case in pietra e le mura che la circondano.

Ancora poco pubblicizzata, ho avuto la possibilità di conoscerla grazie all’invito di San Miniato Promozione.
Ecco alcune cose da non perdere durante il tuo prossimo weekend in questa città incantevole.

SAN MINIATO E IL TARTUFO

La città è famosa e si distingue per la qualità e la produzione dei suoi tartufi bianchi e neri, e ogni anno si svolge un famoso mercato del tartufo in città dove è possibile acquistarli freschi o in varie preparazioni gastronomiche.

I tartufi di San Miniato sono considerati tra i migliori al mondo per la loro fragranza e aroma intenso. Grazie al clima e al terreno particolari della zona, il tartufo cresce in abbondanza.

I ristoranti locali offrono tutto l’anno una grande varietà di piatti a base di tartufo, dalle classiche paste con tartufo, ai risotti, alle carni e persino ai dolci. La cucina tipica toscana si arricchisce con questo ingrediente pregiato, che si può assaporare in tutte le sue sfumature.

COSA FARE A SAN MINIATO: PARTECIPARE ALLA MOSTRA DEL TARTUFO

Come abbiamo già detto, San Miniato è famosa per la produzione di tartufi e il tartufo bianco, oltre ad essere conosciuto in tutto il mondo per il suo pregio, detiene anche un primato per il più grande mai trovato. Un tubero di 2.520 grammi che fu donato nel 1954 al Presidente USA Eisenhauer.

Durante l’anno si svolgono diverse mostre dedicate a questo diamante del terreno, a novembre la mostra del mercato del tartufo bianco, la festa del tartufo marzuolo in primavera promosso soprattutto nel borgo vicino di Cigoli, e il tartufo nero estivo nominato “nero d’estate”.
Ti consiglio di soffermarti a scoprire gli stand e le storie delle varie aziende, io ho avuto modo di conoscere più nel dettaglio queste due:

  • Gazzarini Tartufi: già dalla fine del 1800, il capostipite di questa famiglia, fu il primo a commercializzare il prezioso tubero locale rendendolo noto in tutta Italia.
  • Gemignani Tartufi: una famiglia che dal 1930 grazie alle competenze e all’esperienza tramandata di padre in figlio, produce specialità al tartufo di altissima qualità distribuiti nei più prestigiosi negozi gourmet e nei migliori ristoranti in Italia e nel mondo.

COSA FARE A SAN MINIATO: CACCIA AL TARTUFO

Se troviamo queste prelibatezze nelle nostre tavole è merito dei tartufai, ma sopratutto dei loro cani, i veri protagonisti di questa ricerca al tesoro.

Per gli amanti del tartufo ma anche delle escursioni nella natura, San Miniato offre la possibilità di partecipare a cacce nei boschi accompagnati da esperti raccoglitori e cani addestrati.
La caccia al tartufo è un azione molto delicata perché non si deve distruggere quell’equilibrio che esiste tra l’ambiente e questa attività. Andare a caccia di tartufi, vuol dire vivere la natura e il rispetto dell’ambiente è fondamentale. La ricerca e la cavatura del tartufo sono iscritte nella lista del Patrimonio Culturale Unesco.

Ho avuto l’occasione di parlare con un tartufaio ed avere una breve dimostrazione grazie a Discover San Miniato, ma puoi affidarti anche alle aziende che dedicano ogni giorno grande passione nella loro attività, come: Tartufi Nacci. L’azienda da generazioni addestra cani da tartufo, per trovare i migliori da utilizzare poi nei propri prodotti. Ad attenderti c’è un team di donne, capitanate da Monica, che attraverso un esperienza di truffle hunting, ti insegnano le vere tecniche di addestramento, oltre a spiegare tutto quello che riguarda il tartufo. Ovviamente l’esperienza termina con le degustazioni dei loro prodotti di altissima qualità. Puoi prenotare questa caccia al tesoro direttamente nel sito online

COSA FARE A SAN MINIATO: I CANTUCCI PIÙ BUONI D’ITALIA “DA FEDERIGO”

Prova i famosi cantucci di “Da Federigo”. Questi dolci tipici toscani sono un must assoluto durante una visita a San Miniato, accompagnati dal vin santo, un vino liquoroso tipico della Toscana.
Questa pasticceria ha la nomea di produrre i migliori di tutta Italia. Che fai, te ne privi?

Paolo, il pasticcere, sommelier ma anche filosofo, saprà deliziarti con i suoi prodotti genuini che non assaggerai mai da nessun’altra parte.

COSA FARE A SAN MINIATO: CAMMINARE LUNGO IL VICOLO CARBONAIO

Questo sentiero che attraversa la campagna circostante, un tempo usato dai carbonai per trasportare il carbone, offre una vista fiabesca sulla città e sui dintorni.

La passeggiata è ancora in fase di riqualificazione in quanto è tutta opera dell’associazione di volontari Moti Carbonari e dei cittadini sanminiatesi. Il vicolo viene continuamente ripulito e tenuto in ordine per permettere a chiunque di passeggiare in mezzo al verde. Un luogo di silenzio dove staccare la mente e godersi i panorami che circondano San Miniato. Viene definito anche “vicolo terapia” proprio per la pace che si respira.

COSA FARE A SAN MINIATO: DEGUSTAZIONE VINI LOCALI

San Miniato è circondata da vigneti, quindi non perdere l’occasione di visitare alcune cantine locali per assaggiare i vini della zona accompagnati da prodotti tipici.
Grazie all’Associazione dei Vignaioli, che era presente alla mostra del mercato del tartufo bianco, ho conosciuto diverse aziende vinicole. Due, in particolare, si contraddistinguono e mi hanno maggiormente colpito, ovvero:

  • Podere Pellicciano: un’azienda nata nel 2003 che ha due obiettivi principali: la valorizzazione del territorio producendo vini da vitigni autoctoni toscani e la purezza, in quanto producono 4 vini mono vitigni.
  • Tenuta Acquadivina: una neo azienda che oltre ai vini ha come specialità il Gin Marble, un gin filtrato con il marmo di Carrara.

COSA FARE A SAN MINIATO: TORRE DI FEDERICO II

L’antica torre medievale di Federico II è situata in cima alla collina di San Miniato e offre una vista panoramica sulla città e sui dintorni. Distrutta durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruita fedelmente nel 1958.

All’apparenza può sembrare un’opera non completata ma, è dovuto al fatto che fu ricostruita sulla base dell’ultima foto scattata della torre che non era in quel momento in ottime condizioni.

Qui ti consigliamo di andarci con Discover San Miniato che dopo averti fatto fare un bel giro per il centro storico raccontandoti tante curiosità, al tramonto ti accompagna in tutti i suoi 119 scalini per avere una vista a 360° su tutta la vallata. Capirai così perché San Miniato viene chiamata anche “città delle XX miglia”. Il borgo dista più o meno venti chilometri da alcune delle città più conosciute della Toscana: San GimignanoVolterra, il monte Pisano e Fiesole. Inoltre nelle giornate di vento si riesce a vedere anche il mare all’orizzonte.

COSA FARE A SAN MINIATO: CONSERVATORIO DI SANTA CHIARA

Il conservatorio si trova in un antico convento di monache clarisse risalente al XIII secolo, nato per creare una rete di educazione femminile per le famiglie più agiate della Toscana. Successivamente negli anni novanta, a seguito di un recupero conservativo e di restauro, è stato creato il Museo di Santa Chiara aperto al pubblico ed inserito nel sistema museale della Città di San Miniato.

Ora il conservatorio è diventato un Istituto tecnico gestito dalla Chiesa di Sant’Anna, che tuttavia offre servizi di ospitalità e ristorazione durante le manifestazioni che si tengono nel borgo o per eventuali seminari e convegni.

Durante la mostra del tartufo di Novembre, l’associazione Cigoli Eventi allestisce i corridoi del conservatorio a sale ristorante servendo piatti a base di tartufo. Un’esperienza imperdibile.

SAN MINIATO DOVE DORMIRE: AGRITURISMO CAFAGGIO

A San Miniato, anche all’interno del centro storico non mancano gli alloggi dove rilassarsi immersi in un paesaggio meraviglioso. Personalmente, io ho preferito stare sulle colline ad appena 10 minuti di macchina, all’Agriturismo Cafaggio. Te lo consiglio per godere di un’esperienza autentica della campagna toscana e assaporare i sapori della loro cucina locale a km0.

Un ambiente familiare che ti farà sentire come a casa. Puoi anche far visita ai loro vigneti, uliveti e nella fattoria, per sentirti dentro un vero dipinto toscano.

CONCLUSIONI:

Se stai pianificando una vacanza in Toscana oppure sei in vacanza a Pisa o a Firenze ti consiglio di inserire il famoso borgo del tartufo nel tuo itinerario. Non rimarrai deluso.

San Miniato è una città ricca di storia, arte, cultura e cucina, considerata la “città del buon vivere” per la qualità della vita, del territorio e dei suoi prodotti.

Tutti i Sanminiatesi stanno collaborando per promuovere la tutela dell’ambiente, del turismo slow, per difendere la terra così da creare veramente un ambiente ecosostenibile, piacevole per chi ci vive ma anche per chi ci viene in visita.

Buon viaggio, Serena!

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